l'uomo che cadde sulla terra

REGIA:Nicolas Roeg
PAESE:Gran Bretagna
TITOLO ORIGINALE: The Man Who Fell to Earth
DURATA:138'
ANNO:1976
SCENEGGIATURA:Paul Mayersberg
FOTOGRAFIA:Anthony B. Richmond
VALUTAZIONI:
KRISTIANOPEDIA:4/4
MEREGHETTI:**/
MORANDINI :***
recensione dal morandini:
Extraterrestre giunge sulla Terra in cerca dell'energia necessaria alla sopravvivenza del suo remoto pianeta. Oltre a sembianze umane e un passaporto inglese, ha ben nove brevetti che gli permettono di sopravanzare di molti anni la tecnologia terrestre nel campo delle comunicazioni. Diventa ricchissimo, ma s'immalinconisce. Non potrà più tornare a casa. Del romanzo (1964) di Walter Tevis, N. Roeg cambia sostanzialmente il punto di vista, si pone cioè nei panni dell'alieno e racconta le solitudini nostre, i nostri timori, le sconfitte della civiltà d'oggi. Sconsigliabile agli spettatori di logica cartesiana: pullula di problemi irrisolti, lacune narrative, labirintiche giravolte, bruschi passaggi temporali, situazioni accennate e non sviluppate. Il suo fascino poggia su D. Bowie che, con il suo fisico androgino, dà al personaggio uno sconcertante spessore. Colonna musicale eterogenea dove canzoni dello stesso Bowie e di Stomu Yamashita s'alternano a classiche melodiche.

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