metropolis

REGIA:Fritz Lang
PAESE:Germania
TITOLO ORIGINALE:metropolis
DURATA:117'
ANNO:1927
SCENEGGIATURA:Thea von Harbou
FOTOGRAFIA:Karl Freund, Günther Rittau
VALUTAZIONI:
KRISTIANOPEDIA:capolavoro
MEREGHETTI:***
IMDb : 8.4/10
recensione da Mymovies
Il film costò 7 milioni di marchi. La lavorazione si protrasse dal 22 maggio 1925 al 30 ottobre 1926. Vennero girati 620.000 metri di negativo, e impiegati (secondo la pubblicità) 8 attori di primo plano, 25.000 uomini, 11.000 donne, 1.100 calvi, 250 bambini, 25 negri, 3.500 paia di scarpe speciali, 50 automobili. Nel XXI secolo, una gigantesca metropoli viene governata in modo dittatoriale da un grande monopolista (Alfred Abel) che vive con suo figlio (Gustav Frolich) e i suoi principali collaboratori nel paradisiaco giardino pensile di Yoshiwara. I suoi operai sono invece relegati in fabbriche sotterranee ed esortati alla rassegnazione da una bella funzionaria dell'Esercito della Salvezza (Brigitte Helm). Un inventore pazzo (Rudolf Klein Rogge) costruisce una donna artificiale che le assomiglia e che spinge i lavoratori a una rivolta di cui le prime vittime sono i loro stessi figli. Alla fine, un capofabbrica (Heinrich George) si riconcilia col padrone sul sagrato d'una cattedrale, mentre suo figlio sposa la bella funzionaria. "Quello che porta alla dignità umana e alla felicità, il padrone di tutti noi, è il grande mediatore, è l'Amore", diceva il monopoli che sta alla fine della sceneggiatura di Thea von Harbou. Sequenze famose: lo Yoshiwara, mondo dei padroni, con i suoi stadi, le sue piscine, i suoi giardini pensili, i suoi luoghi di piacere; la città bassa, con i sotterranei in cui gli operai vanno al lavoro come automi disciplinati; la centrale elettrica Moloch e l'evocazione degli schiavi che costruiscono le Piramidi; il castello medievale in cui lo scienziato pazzo dà vita alla donna artificiale; l'orgia infernale scatenata da questa a Yoshiwara; la distruzione della macchina Moloch; i bambini annegati nei sotterranei e la donna artificiale bruciata come una strega. Fritz Lang diceva nel 1959: "Non amo Metropolis. La conclusione è falsa. Già non l'accettavo mentre veniva realizzato il film". Dopo la presa del potere da parte dei nazisti, Gobbels lo fece chiamare e gli disse "che aveva già visto Metropolis in compagnia del Führer in una città di provincia e che Hitler desiderava vedergli realizzare dei film nazisti" (Intervista con F. L., 1941). E vi furono deportati nel campo della morte a Mathausen nel 1943 che, costruendo una scala gigantesca dissero: "Sembrava d'essere a Metropolis ". Eppure, nel 1926, il nazionalismo, in ritirata, sembrava liquidato, e la favola di propaganda immaginata da Thea von Harbou fu assai più utile alla coalizione allora al potere (social-democratici e partito cristiano) per la sua riconciliazione riformista e "cristiana" tra capitale e lavoro, e per la sua "dimostrazione" che una rivoluzione provocata da intellettuali irresponsabili trova le sue prime vittime tra i figli dei lavoratori. Si tratta d'una" fantascienza" per molti aspetti espressionista e medievale: e la malefica donna-macchina ha una certa parentela col Golem e coll'Homunculus, e al tempo stesso con Caligari e Nosferatu (oltre che con l' "Eva futura" di Villiers). di Georges Sadoul

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