REGIA:Andrej Tarkovskij
PAESE:URSS/Germania Est
TITOLO ORIGINALE:Stalker
DURATA:163'
ANNO:1979
SCENEGGIATURA:Arkadij e Boris Strugackij e Andrej Tarkovskij
FOTOGRAFIA:Aleksandr Knyazhinskij
VALUTAZIONI:
KRISTIANOPEDIA:nv
MEREGHETTI:***
MORANDINI :****
recensione dal Morandini:
Al centro di una incolta regione industriale c'è una misteriosa Zona, di accesso proibito dalle autorità, dove molti anni prima precipitò un meteorite – o un'astronave? – sprigionandovi una potenza magica, capace di esaudire i desideri di chi riesce ad arrivarvi. Guidati da uno “stalker” (“to stalk” = inseguire furtivamente), uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona, ma, giunti alla meta, rinunciano a entrare nella Stanza dei Desideri, suscitando l'indignazione della guida. Liberamente ispirato al racconto lungo Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij, scrittori di fantascienza, che l'hanno sceneggiato, il 5° film di A. Tarkovskij, e l'ultimo che girò nell'URSS, è, nella sua enigmatica compattezza, un'opera affascinate. Non è difficile riconoscere nello “stalker” e nei suoi congiunti le figure dei “poveri di spirito” dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di speranza e che si contrappongono agli intellettuali perché ormai, abbandonato ogni illusorio tentativo di intervento nella Storia, dei politici Tarkovskij più non si cura. Sotto il segno dell'acqua, non sembra sibillino il tema della contrapposizione tra la rigidità-forza e la flessibilità-debolezza che corrisponde alla vita. Come accade con i poeti – e Tarkovskij fa un cinema di poesia – la filosofia di Stalker passa attraverso l'emozione delle sue immagini.
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