A.I. - Intelligenza Artificiale

REGIA:Steven Spielberg
PAESE:USA
TITOLO ORIGINALE:A.I. Artificial Intelligence
DURATA:146'
ANNO:2001
SCENEGGIATURA:Stanley Kubrick, Steven Spielberg
FOTOGRAFIA:Janusz Kaminski
VALUTAZIONI:
KRISTIANOPEDIA:2*/4
FILMTV:****
MORANDINI :**/
recensione dal "morandini"
Treatment (90 pagine) di Jan Watson da I supertoys che durano tutta l'estate (1969) e altri 2 racconti di Brian Aldiss, sceneggiatura di S. Spielberg. New Jersey, in un futuro imprecisato. La Cybertronics realizza David, bambino artificiale programmato per amare senza condizioni e lo affida ai coniugi Swinton. Quando il loro figlio, ibernato in coma criostatico, torna guarito, la madre Monica abbandona David e Teddy, il suo orsacchiotto meccanico e parlante, in un bosco, vicino a Flesh Fair dove l'umanità artificiale in rottamazione è distrutta in spettacoli gladiatori. Con Teddy e l'amico Gigolo Joe, automa programmato per il piacere femminile, David fugge e s'immerge nell'oceano di New York, sommersa da secoli come tutte le città costiere del mondo. Rimarrà solo per sempre. A.I. o A.K. (Artificial Kubrick)? Il dilemma si presta a una discussione interminabile come la versione finale di Eyes Wide Shut. Film in 3 parti. Dopo un prologo quasi imbarazzante, nella 1ª – la vita in casa Swinton – Spielberg imita benissimo S. Kubrick; nella 2ª l'inferno di Flesh Fair, cioè un lager di sterminio trasformato in orgia circense – va nell'apocalittico ipertrofico e sensazionalistico, fra thriller e fantasy; nella 3ª – l'ibernazione di David e l'intervento degli umanoidi reduci da Incontri ravvicinati – si assiste a un corto circuito tra Peter Pan, il complesso di Edipo, l'archetipo del ritorno nel grembo materno e il cinema come magazzino della memoria. A.I. rimane come la summa del pensiero di Kubrick e Spielberg. Fotografia di Janusz Kaminski. Musica di John Williams.

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